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Povertà energetica . Caritas interviene.

I Centri di Ascolto registrano gli effetti sociali dei rialzi del costo del gas. Dai Tutor per l’Energia Domestica, ai sussidi per l’efficientamento energetico, tutte le strategie dell’organismo diocesano per aiutare i più deboli.

di Paolo Brivio

Il caro-energia è tornato a mordere. E a scavare preoccupanti voragini, nei conti di numerose persone e famiglie. Anche il governo ne ha dovuto prendere atto, tanto da mettere in agenda un decreto bollette ad hoc intorno ai 3 miliardi di euro, con la finalità di dare sollievo, almeno per un trimestre, ai bilanci delle imprese, ma soprattutto di milioni di utenti domestici.

I centri d’ascolto Caritas non hanno tardato a registrare gli effetti sociali di un trend economico che, nel 2024, ha visto i costi della materia prima gas più che raddoppiare (dai 23 euro a megawatt di marzo ai 50 euro di dicembre), con riflessi anche sui costi dell’elettricità (in Italia prodotta ancora, in buona parte, in centrali alimentate a gas). Ma operatori e volontari Caritas stanno imparando a riconoscere più a fondo anche le dinamiche distorsive del mercato dell’energia, che proprio nel 2024 ha vissuto un passaggio cruciale, con la definitiva liberalizzazione e l’esaurirsi del tradizionale regime di Maggior tutela. In realtà, il legislatore italiano ha salvaguardato la possibilità di fruire di servizi tutelati permanenti, ma solo per i non pochi utenti “vulnerabili” (quelli sotto la soglia Isee di 9.350 euro). Non tutti costoro, però, hanno colto l’opportunità, avendo invece aderito a proposte di contratto avanzate, alle volte in modo poco chiaro o capzioso, dalle società che agiscono in regime di concorrenza senza obblighi.

Nel 2024, la media dei costi dei contratti di libero mercato, sia per il gas che per l’elettricità, è stata costantemente e nettamente superiore a quella dei costi dei contratti tutelati (e in certi casi si sono registrati pure incrementi repentini, giustificati da clausole contrattuali sostanzialmente nascoste). Così i centri d’ascolto Caritas hanno il loro bel daffare nel cercare di riportare coloro che ne hanno diritto nell’alveo della maggior tutela. E in più devono monitorare i consumi, oltre alle bollette, incoraggiare comportamenti più sobri e dunque minori sprechi, capire se ci sono impianti energivori e se si può fare qualcosa per migliorarne l’efficienza, organizzare percorsi di rientro dai debiti, anche stanziando sussidi, che siano sostenibili…

Insomma, far fronte alla povertà energetica è una sfida che appare ogni giorno più urgente e impegnativa. E che richiede non solo pazienza, ma anche formazione e competenza. Per questo motivo Caritas Ambrosiana sta rafforzando notevolmente risorse umane e strumenti dedicati. Anzitutto, ha consolidato la compagine dei Ted, i Tutor per l’energia domestica che, dalla sede centrale, analizzano i casi più complessi e spinosi di persone o famiglie in difficoltà, e soprattutto progettano e attuano incisive azioni formative. A febbraio è entrato nel vivo, nei decanati di Desio, Seveso-Seregno, Lissone, Carate (zona pastorale di Monza) e Trezzo d’Adda (zona pastorale di Melegnano), il progetto “Tutti in bolletta”: consentirà, sino a metà 2026, di affrontare i problemi di 45 famiglie con forti debiti o difficoltà relativi ai consumi energetici, ma soprattutto ha già favorito la formazione di oltre venti tra operatori dei servizi e volontari dei centri d’ascolto, affinché possano costituire in futuro gruppi di monitoraggio, supporto e intervento stabili e costantemente aggiornati.

Il format sperimentato nei cinque decanati verrà esteso, in futuro, ad altri territori, potenzialmente all’intera diocesi. E ulteriori azioni sono in agenda, come l’erogazione di sussidi e l’efficientamento di elettrodomestici nel decanato milanese Niguarda-Zara nell’ambito del progetto “Inclusione in rete”, che discende dall’attivazione della Comunità energetica rinnovabile “Soledarietà” e che vede proseguire la collaborazione tra Caritas, Banco dell’energia ed Edison.

Ultimo, ma non per importanza, è lo sforzo che l’Area povertà energetica di Caritas ha dedicato (e continua a dedicare) all’attivazione e all’aggiornamento del sito internet dedicato. Ci si trovano analisi, dati, consigli. E il “Controllore della bolletta”, artigianale ma efficace strumento per capire se, sulla base dei propri consumi, si paga il giusto, o comunque si possano trovare opzioni contrattuali migliori. Nella battaglia contro chi specula, anche se sono giganti, non è detto che i vulnerabili debbano per forza soccombere.